lunedì 12 gennaio 2015

La "narcosi collettiva"

 

Condizionate programmazioni Cognitive Sociali & Geo-ingegneria  

Ecco un vecchio e perfetto esempio di comunicare come se fosse un'idea per ammorbidire il prossimo futuro facendo accettare alla popolazione con uno stratagemma un programma già in corso. Stiamo vedendo sempre di più di questa pre-tecnica di programmazione post-cognitiva usata nel campo della geo-ingegneria e, come sempre più stiamo diventando consapevoli di questa follia.   

Essi, quindi, stanno utilizzando sempre più questa tecnica per quanto riguarda la manipolazione genetica, trans-umanesimo, tecnologia "intelligente" EMF e una serie di altri meccanismi di controllo distruttivi in corso, perpetrati in nome del "progresso scientifico", per "salvare il pianeta" e la "facilità di vivere".

Le stanno provando tutte! Con perspicacia e caparbietà per verificare la reazione del pubblico, il bersaglio è quello di ammorbidire le popolazioni, e dare l'impressione che il loro programma è stato pubblicamente messo in discussione quando si è verificato (o che sia già stato distribuito) il passo successivo di questo modello di narcosi collettiva, verrà assunto dalla critica scientifica, manipolando la dissonanza cognitiva e l’ingegneria per il controllo sociale e mentale.

Non fatevi ingannare da questo, ma siate consapevoli di esso. Quando qualcosa verrà fuori dai media mainstream, sarà deliberatamente pensato e cronometrato per avere il massimo effetto, sia per testare l'opinione pubblica e la sua accettazione, o semplicemente per inibire qualche nuova forma che abbia un minimo di critica.

Non essere una rana bollita. Svegliati! 

Utilizzo di aerosol per bloccare la radiazione solare un approccio della geo-ingegneria
  
La modificazione del clima potrebbe danneggiare milioni di persone  

Gli scienziati dicono: gli schemi per affrontare il cambiamento climatico potrebbe rivelarsi disastroso per miliardi di persone, ma potrebbe essere necessario per il bene del pianeta. Questa è la conclusione di una nuova serie di studi in quello che è diventata nota come la geo-ingegneria.

 Questa è la scienza che finora non ha dimostrato che intervenendo sul clima potrà abbattere le temperature. Questi progetti di lavoro, ad esempio, come l’ombreggiatura della Terra dal Sole, vengono applicati per il raffreddamento della Terra, l’alternativa è godersi l'anidride carbonica.

 Le idee includono aerei che spruzzano particelle di zolfo ad alta quota per simulare l'effetto di raffreddamento dei vulcani oppure utilizzando "alberi" artificiali per assorbire la CO2.

A lungo considerata come la più bizzarra di tutte le soluzioni per il riscaldamento globale, negli ultimi anni gli sforzi per il controllo dell’atmosfera con la geo-ingegneria per eliminare e limitare le emissioni di carbonio sono falliti.

Ora tre progetti di ricerca congiunte, guidati da squadre provenienti da università di Leeds, Bristol e Oxford, hanno esplorato le implicazioni in modo più dettagliato.

La conclusione finale del dottor Matt Watson dell'Università di Bristol, affrontando la questione che circonda la geo-ingegneria - come potrebbe funzionare, gli effetti che potrebbe avere e i potenziali aspetti negativi - sono "molto molto complicati."

Bloccare il riscaldamento del Sole, iniettando aerosol nella stratosfera 
imita gli effetti di raffreddamento dei vulcani. 

"Non ci piace l'idea, ma siamo convinti più che mai che dobbiamo insistere sulla ricerca."
 
"Personalmente trovo questa roba terrificante ma dobbiamo affrontarla, non possiamo non fare nulla, l’attuale business in crescita nel mondo, ci porta a un mondo con un aumento 4°C." 
Gli studi hanno utilizzato modelli computerizzati per simulare le possibili implicazioni delle diverse tecnologie - con una particolare attenzione alle idee per rendere i deserti, mari più nuvolosi, attenuando le radiazioni solari in entrata nel raggiungere la superficie.

Una simulazione ha immaginato navi che spruzzano pennacchi in aria densi di particelle per cercare di modificare le nuvole. Ma questo modello sarebbe molto meno efficace di quello che si è pensato. 

Un altro ha esplorato la possibilità di iniettare aerosol di solfato in aria sopra
l'Artico per invertire il declino del ghiaccio marino. 

Il risultato finale di queste simulazioni è il fallimento nel mantenere la temperatura nel mondo a livello degli anni tra il 1986-2005 - Suggerendo che nessuno sforzo di questo tipo dovrebbe essere mantenuto per anni.

Per i ricercatori la cosa più allarmante sono le implicazioni della copiose piogge che si potrebbero riversare in alcune zone del mondo.

Anche se tutte le simulazioni hanno mostrato che bloccando i raggi del Sole - o la gestione delle radiazione solari, così come viene annunciato - il fatto di ridurre la temperatura globale, i modelli hanno rivelato profondi cambiamenti nelle precipitazioni compreso il fatto nell’interrompere il monsone indiano.
Ma bloccando i raggi del sole potrebbe avere effetti indesiderati, come così come è stato esaminato l’interrompere il Monsone Indiano.

Il professore Piers Forster della Leeds University ha detto: 
"Abbiamo rilevato un fatto che tra 1,2 e 4,1 miliardi di persone sarebbero colpite dai modelli di cambiamento, con devastanti piogge.


"L'esempio più eclatante di un lato negativo sarebbe la completa essiccazione della regione africana del Sahel - che renderebbe molto difficile l’adattamento a quelle consistenti popolazioni – il fatto è che accade in tutti gli scenari."
Nonostante il rischio di catastrofici (effetti collaterali della geo-ingegneria), gli autori dello studio ritengono il fatto che la ricerca debba continuare solo nel caso in cui il riscaldamento non lasci nessuna via di fuga e/o altre opzioni. 

Il Prof Forster ha detto: 
"Se fossimo in una situazione davvero disperata, cercando di raffreddare la Terra nel tentativo di far scendere le temperature, per un periodo di tempo di 10-20 anni, per tali circostanze ci potrebbe essere qualche merito nell'introduzione di una gestione della radiazione solare in un periodo di tempo di 10-20 anni."
 

La mancanza di conoscenza 

L’immettere ferro in mare è visto come un modo per stimolare le fioriture di plancton, per intrappolare il carbonio.
Secondo Professor Steve Rayner dell'Università di Oxford, è più facile mettere a punto la tecnologia che il fatto di capire i suoi effetti o di come ne viene fatto uso nel farlo stare  in piedi regolandolo.

"Il fatto di avere la capacità di mettere aerosol di solfato nell'atmosfera, e che questo lo si possa fare in meno di due decenni – ma, se si ha la convinzione che  sia la cosa intelligente da fare in meno di due decenni è tutta un'altra questione."
 
"Il fatto è che non ne sappiamo abbastanza - abbiamo alcune isole di conoscenza in un mare di ignoranza, abbiamo assolutamente l’esigenza di conoscere di più la possibilità dell’uso di queste tecnologie di sintesi che possono essere parte di un Kit di strumenti più ampi per avere il modo di gestire il cambiamento.”
 
"La gente sta denunciando la gestione delle radiazione solare come dei cerotti che si mettono su una lieve ferita, ma che non possono essere utili per la guarigione."
La geo-ingegneria è stata a lungo uno degli aspetti più controversi del dibattito sulle soluzioni al cambiamento climatico e alcuni esperimenti sono stati condotti sul campo.

Uno dei più grandi, conosciuto come LOHAFEX è un esperimento indiano-tedesco che nel 2009 che ha coinvolto il Sud Atlantico, scaricando sei tonnellate di ferro dissolvendole nell'oceano per incoraggiare il plancton a fiorire - catturando il carbonio che si sarebbe poi depositato sul fondo quando gli organismi sono morti, I risultati hanno mostrato un successo limitato.

Un'altra proposta è stata quella di provare in Gran Bretagna di far volare nell’atmosfera un palloncino, come parte della ricerca sulla geo-ingegneria per il progetto SPICE, attirando la dura opposizione di gruppi ambientalisti. E' stato annullato.

Sarebbe stato il precursore di una prova di una tecnica per pompare aerosol di solfato nell'atmosfera in un tentativo di far rimbalzare la radiazione solare nello spazio e raffreddare il pianeta. 

Fonte  

®wld

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